Las Fallas di Valencia é un festa tradizionale la cui origine si fa risalire all’abitudine degli artigiani e falegnami della città che in passato, con l’arrivo del bel tempo, bruciavano con le lucerne con cui lavorano durante l’inverno, il legno che avanzava e i vari materiali di falegnameria. A partire da questa usanza, la gente iniziò a portare ai falegnami cose vecchie che aveva in casa, come mobili o vestiti che non usava più; e quest’abitudine si trasformò ben presto in una tradizione consolidata.
I valenciani, iniziarono così, a partire dal XVIII, a fabbricare i ninots, piccole statue con elementi caricaturali, parodie di personaggi popolari o rappresentazioni di situazioni grottesche che avvenivano nel loro quartiere, spesso ridicolizzando gli esponenti della borghesia e del clero, che non tardarono a mostrare la loro disapprovazione.
Nel secolo XVIII questa abitudine era già legata alla festa di San José (San Giuseppe), patrono dei falegnami, celebrata il 19 marzo.
Ci si riuniva e mangiando i buñuelos (frittelle dolci fatte in casa) , si celebrava la fine del freddo e l’arrivo della primavera e si visitava la parrocchia del patrono il 19 marzo.
Nel XIX secolo la festa si trasformò e questi monumenti improvvisati cominciarono ad essere i veri protagonisti. Si ridicolizzavano i personaggi, atti ufficiali, vizi, pregiudizi, la creatività divenne un elemento fondamentale. In questo secolo apparvero anche i primi libretti, che spiegavano in versi il significato de Las Fallas a Valencia.
A partire dal 1870, le autorità iniziarono a contestare la festa, vietandone la celebrazione. Il popolo però decise di sfidare l’autorità, continuando a costruire i suoi ninots, per questo il comune della città impose tasse tanto alte che riuscì a farle sparire nel 1886. La pressione del popolo fu tale da obbligare però il sindaco a ridurre le tasse e riprendere la tradizione. Nel 1932 naque la prima entità di gestione della festa ed ebbe così che iniziò la cosidetta Semana Fallera.
Oggi le Fallas sono la festa più importante a Valencia e generano un fortissimo interesse turistico internazionale con le sue 350 sculture, più le infantili e 250 per le provincie.
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