L’Alto Turia

5 comuni affascinanti che costituiscono il Mancomunidad dell' Alto Turia di Valencia

Tra le varie destinazioni, all’interno della Comunità Valenciana, non deve perdere quella al Mancomunitat dell’Alto Turia. Questa regione della provincia di Valencia si trova al nord della zona di La Serrania e sono 5 le località che compongono la Mancomunitat dell’Alto Turia: Aras de los Olmos, Benagéber, Chelva, Titaguas y Tuéjar.

Praticare il turismo rurale nella Comunità Valenciana è una opzione perfetta per conoscere la ricchezza naturale e cultura di un paese. In particolare, una delle zone più visitate è il Mancomunitat dell’ Alto Turia; non solo per la zona naturale privilegiata, nel bacino del fiume Turia, ma anche per il suo grande passato. Il fiume è riuscito ad unire questi villaggi, attraverso il trasporto del legname, stimolando l’economia della zona.

Queste città, che costituiscono il Mancomunitat, hanno una popolazione di circa 5.000 abitanti.

Anche se ognuno di loro ha dei propri luoghi di interesse, feste e angoli incredibili, il fatto di appartenere alla stessa regione li fa avere molte cose in comune. Per esempio, nella gastronomia i prodotti di base sono la farina e i suoi derivati: come il gazpacho, la gachas e la migas.

In queste località, all’interno della Comunità Valenciana, si trovano altri piatti tradizionali come il cocido, la olla de pueblo e il pucherico espeso. E per i più dolci, visitare uno di questi comuni è sinonimo di tornare a casa con mantecados, panini da brandy o una deliziosa torta di mandorle sotto il braccio. Se ti piace praticare il turismo gastronomico, non puoi perdere queste 5 città di Valencia.

Aras de los Olmos

AA 98 km da Valencia, Aras de los Olmos ha diversi edifici di Interesse storico e artistico, come la Torre del Cortijo di origine araba, la Chiesa di Nostra Signora degli Angeli del XVI secolo e un forno medievale di 600 anni fa. Non potete non visitare l’Ecomuseo, che promuove la cultura tradizionale de La Serrenia, e l’Eremo del Sangre del Cristo, del quale molti dicono che sia stato il primo edificio religioso del paese.

Il suo patrono è Santa Catalina e viene festeggiata l’ultima settimana di agosto.

Benagéber

Questo paese ha un patrimonio naturale e ambientale molto ricco e attrattivo. Benagéber sorge vicino al vecchio villaggio della Nieva ed è stato costruito con strade rettilinee e case bianche intorno alla piazza, in cui si trova il comune, la suola pubblica e la Chiesa parrocchiale dell’Immacolata Concezione.

Uno dei suoi luoghi più popolari è il bacino di Benagéber, ideale per gli amanti degli sport d’avventura. Le festività per i santi patroni sono il 15 agosto per la Vergine dell’Assunzione, San Roque e i Santi della Pietra.

Chelva

Questa località conserva molte tracce dei diversi popoli che hanno vissuto qui, come si può vedere nel suo centro storico. Potete visitare il quartiere arabo di Benacacira, il quartiere ebreo di Azoque e ripercorrere le sue strette stradine con piastrelle del XVIII e XIX secolo ascoltando il gorgoglio dell’acqua delle innumerevoli fontane.

Se volete trovare un piano che combina sport, cultura e natura, optate per la Ruta del agua”. Un percorso facile che ripercorre i quartieri storici della città e i luoghi unici del fiume Chelva.

La festa grande per la Vergine del Rimedio è alla fine di agosto.

Titaguas

Titaguas è uno dei pochi paesi che si praticare ancora il ballo Mojiganga, tanto radicato nel nostro folklore.

A Titaguas si possono vedere le pitture rupestri (nel Rincón del Tío Escribano), resti arabi ed edifici religiosi come la Chiesa del Salvatore (XVI secolo), la Capella del Nazareno (XVIII secolo) e l’Eremo del Remedio (XVII secolo). Inoltre, per le strade si sono vedere esempi di architettura serrana.

Le feste patronali alla Vergine del Rimedio e a Gesù di Nazareno vengono festeggiate all’inizio di settembre.

Tuéjar

A Tuéjar si può ammirare la Chiesa parrocchiale, monumento storico-artistico nazionale, l’eremo, le pitture rupestre degli Corrales de Silla, resti iberico-romano come quello del Castellar o il castello di Zagra. E per gli escursionisti, si raccomanda il percorso “Lavaderos” tra valli, fiumi e montagne.