La mocaorà trae le sue origini nel XVIII secolo. E' un regalo che si fa tra innamorati nel giorno di San Dionigi, il 9 di ottobre.
La tradizione dei “macaorà” prevede che l’uomo regali alla donna dei dolci fatti con il marzapane che rappresentano i diversi tipi di frutta e verdura degli orti di Valencia, avvolti in un fazzoletto (in valenciano “mocador”) che da il nome a questa usanza. Una tradizione molto legata alla gastronomia di Valencia.
Il “mocaorà” si regala il giorno di San Dionigi, patrono degli innamorati valenciani, che coincide con il 9 di ottobre, il Giorno della Comunità Valenciana. Questa tradizione si pratica soprattutto nella città di Valencia e nelle zone limitrofe. Conosci il programma delle manifestazioni del 9 di ottobre? Consultalo!
La storia del “macaorà” si fa risalire al XVIII secolo, ed è molto legata con la storia della festa del 9 di ottobre. Quando i Decreti di Nueva Planta proibirono di festeggiare l’ingresso di Giacomo I a Valencia il 9 di ottobre, i pasticceri di Valencia crearono dolci con la forma dei fuochi d’artificio proibiti, i cosiddetti “piulets i tronadors“. Assieme a loro vennero anche fabbricate frutta e verdura di marzapane, come riferimento alla fertilità della terra valenciana e anche agli ortaggi che i Mori regalarono alla sposa di Giacomo I, la regina Donna Violante d’Ungheria. Questi dolci di marzapane si avvolgevano in un fazzoletto e si regalavano alla donna amata, e questa tradizione si è mantenuta fino ad oggi.
Oggi, i pasticceri valenciani si preparano a lungo per questo giorno e cucinano migliaia di figurine di marzapane; si calcola che vengono utilizzati più di 70.000 chili di marzapane per produrre circa 200.000 “mocadoràs”. Inoltre, la Corporazione dei Panettieri e Pasticceri di Valencia indice il Concorso di San Dionigi, per eleggere il miglior “mocadorà” e la miglior vetrina tra i forni e le pasticcerie di Valencia.