Un itinerario cittadino per scoprire le meraviglie del fiume Turia
Se non sai cosa vedere a Valencia, in quest’articolo ti suggeriamo due itinerari, che si snodano lungo il Fiume Turia e i suoi dintorni:
Il Río Túria 1
L’itinerario proposto parte dal Parco di Cabecera, così chiamato perché si trova nella zona d’ingresso in città del vecchio fiume Túria.
Approfittando della depressione naturale del fiume, si scavò un lago per costruire, con il terreno ricavato, una collina, che è risultata essere l’altura maggiore della città, al fine di deviare il fiume. Il Parco di Cabecera, di 150.000 metri quadrati, ha dei bellissimi angoli per rilassarsi e passeggiare, a piedi o in bici, e c’è tra l’altro la possibilità di praticare dello sci acquatico all’interno del suo lago. Il parco della Cabecera è attaccato al Bioparc di Valencia.
Bioparc di Valencia
Il Bioparc di Valencia è un luogo destinato agli animali, un nuovo concetto di zoo senza barriere, quasi all’interno del parco della Cabecera, a nord del giardino dell’antico letto del Turia.
Il Bioparc è un parco zoologico di nuova generazione, creato con il concetto di zoo-immersione, e reso competitivo da un’ imponente mole di servizi turistici. Il visitatore può così immergersi in una riproduzione degli ambienti e dei climi più disparati come quello della savana tra antilopi, giraffe, rinoceronti e leoni. Ricreati ad arte anche gli ambienti della foresta equatoriale con i gorilla bufali e leopardi e quelli della giungla.
Il nostro percorso continua con il Museo della Storia di Valencia, i cui locali anticamente furono utilizzati come cisterne per le acque pluviali.
Come all’interno di una macchina del tempo, il visitatore viene catapultato nella Valencia romana,musulmana, medievale, rinascimentale e moderna.
Il Ponte del 9 ottobre, che attraversa il Fiume Turia, è la prima opera di Santiago Calatrava nella sua città.
La vecchia Cárcel Modelo, un edificio sobrio di mattoni degli inizi del XX secolo, si sta trasformando in un gran complesso amministrativo finalizzato all’uso della Generalitat Valenciana, con le più disparate attività e dotazioni culturali utili alla vita del distretto.
Più avanti, sempre sulla riva destra del fiume Túria, troviamo un’altra grande costruzione della stessa epoca, il vecchio Matadero (ex mattatoio), trasformato adesso in un complesso sportivo e culturale con piscine, palestre, biblioteche, residenze sportive d’élite e la sede della Fondazione Valenciana per lo Sport.
Infine, uno stadio di atletica leggera, ubicato nel letto del fiume, completa la vocazione sportiva della zona.
Giardino Botanico
Proseguendo lungo il fiume, ad un certo punto bisogna deviare per il Giardino Botanico, un prezioso recinto quasi segreto, di proprietà dell’Università di Valencia.
Fondato agli inizi del XX secolo, fu il primo giardino di piante medicinali e tropicali di Valencia, al servizio della medicina e della ricerca.
Da segnalare è anche il Giardino dell Esperidi caratterizzato dai suoi agrumeti di arance dorate, emblema di Valencia oltre a dare anche un centinaio di varietà di limoni, il tutto contornato da notevoli sculture.
Procedendo oltre, troviamo l’IVAM, Istituto Valenciano di Arte Moderna, dove troviamo un’esposizione permanentemente di opere di alcuni fra gli artisti più innovativi del panorama dell’arte contemporanea.
Al lato in Calle de las Coronas, si trova il Centro della della Preistoria e dell’Etnologia di Valencia.
Le Torri di Quart sono a poca distanza dalla rotonda che faceva parte delle antiche mura cristiane. L’imponente porta difensiva fu costruita verso la metà del XIV secolo e ricorda il Castel dell’Ovo di Napoli. Si riconosce inoltre sulla facciata, la “ferita” lasciata dai cannoni francesi durante la Guerra d’Indipendenza. Adiacente alle torri, si trova la statua dell’eroe che sollevò le masse contro i francesi. E’ qui che possiamo vedere l’unico pezzo di mura cristiane che resta in piedi.
Torri di Serranos
Le Torri di Serranos, una delle entrate trionfali di Valencia, insieme alle Torridi Quart, costituiscono uno dei monumenti meglio conservati della città.
Entrambe le porte sono le uniche sopravvissute dopo l’abbattimento delle mura avvenuto nel 1865, quando cominciò l’urbanizzazione delle zone a ovest e a sud del centro storico. Vide così la luce il quartiere modernista dell’Ensanche o Eixample.
Museo delle belle arti
La seconda Pinacoteca di Spagna, dietro solo al Museo del Prado di Madrid, per la qualità delle tele e delle opere che ospita.
Il museo custodisce circa 2000 opere risalenti per lo più al XIV e XV secolo ed è stato posizionato all’interno del Palazzo di San Pio V di Valencia. Sono presenti, tra gli altri, artisti del calibro di Velázquez e Pinturicchio.
Inoltre è presente una sezione dedicata alla scultura, una interamente di arte contemporanea e una per i ritrovamenti archeologici.
Contribuisce al suo prestigio, la collezione della Reale Accademia delle Belle Arti di San Carlos, lì situata.
Il Río Túria 2
Il bacino del fiume è stato trasformato nella sorprendente Città delle Arti e delle Scienze, la Valencia del futuro:
- Giardini del Real di Valencia
- Torri di Alameda
- Giardini di Monforte
- Ponte della Exposición “La Peineta”
- Palazzo della Exposición
- Ponte de las Flores
- Palazzo della Musica
- Parco Gulliver
- Museo Fallero
- Città delle Arti e delle Scienze/Hemisfèric, Palazzo delle Arti Regina Sofia,
- Museo delle Scienze Principe Filippo, Umbracle, Agorà e Oceanografico.
La prima tappa di questo itinerario è Los Viveros , il più grande giardino pubblico della città, assieme allo zoo, il quale ha preso il posto del Palazzo Real, abbattuto durante la guerra d’Indipendenza.
La collina di pini che possiamo vedere nei Giardini del Real è formata dai resti del Palazzo, che giacciono al di sotto. Recentemente è stata avviata un’opera di escavazione al fine di ottenere maggiori informazioni circa i resti della residenza reale e della corte ai tempi dell’occupazione islamica.
Roseti, fonti, passeggiate e laghetti immergono Los Viveros o Giardini del Real in uno stato di grazia, il luogo dove la città del XX secolo pose le sue radici.
Monforte e Alameda
Da Los Vivieros si accede all’elegante ma poco noti, Giardino di Monforte. Nacque come giardino privato per iniziativa di Juan Bautista Romero, un banchiere valenciano che lo abbellì con fontane, statue e un cortile dal disegno esclusivo acquistato dal barone de Llaurí verso la metà del XIX secolo.
Qui si trovano i primi leoni che si utilizzarono per decorare Le Corti Generali, nella Carrera di San Jerónimo; respinti in quanto piccoli, furono acquisiti dal proprietario del giardino, che li incorporò alla decorazione che voleva. L’edificio all’entrata ed il cortile è attualmente proprietà del Comune di Valencia, che lo utilizza come luogo di celebrazione dei matrimoni civili.
L’Alameda è la passeggiata per eccellenza della città, il luogo di svago prediletto dalle famiglie e dai valenciani in generale. Il maresciallo Suchet, durante l’occupazione francese, fece costruire la passeggiata, che, a quei tempi, era adornata con statue in omaggio a Filippo V e, più tardi, con delle fontane francesi. L’Alameda è la sede della Feria de Julio e qui continua a celebrarsi la singolare Battaglia dei Fiori.
La Exposición e i ponti di Valencia
Non molto lontano, il Palazzo della Exposición, la Lactancia e la Tabacalera ci portano all’Exposición Regional del 1909, un momento di modernizzazione e progresso della città di Valencia. L’Asilo de Lactancia è oggi sede del Balneario, una SPA che utilizza le acque termali sgorganti da una fonte poco distante.
La Tabacalera fu originariamente il palazzo dell’industria nell’Expo del 1909 e, più tardi, una fabbrica di sigarette; ora è di proprietà municipale ed è stata convertita nella sede di molti uffici comunali.
Dall’Alameda si possono vedere tre ponti: il Ponte dell’ Exposición di Calatrava, chiamato anche Ponte della Peineta, il Puente de las Flores (sempre addobbato di fiori, d’estate e d’inverno) ed il Puente del Mar, non più atto al transito delle auto, adornato con statue di santi e patroni.
Palazzo della Musica
La visione notturna dell’Auditorium, dal letto del fiume Túria, è stato il primo emblema della città nuova.
Negli anni ’80 infatti lo spazio occupato dall’attuale struttura era una degradata zona industriale.
Parco Gulliver
Il Parco Gulliver è un luogo insolito, interessante, nato dall’immaginazione dei valenciani perché i bambini giocassero a ricostruire l’avventura dei Lillipuzziani. Il parco termina con il moderno Ponte del Reino, ovvero l’Avenida de Francia.
Città delle Arti e delle Scienze
La Città delle Arti e delle Scienze è un complesso di enorme bellezza che risalta per la sua maestosità, si apre al mondo come uno spazio unico in cui potersi immergere nel mondo della scienza, della natura e della tecnologia.