Il porto di Valencia è il secondo più esteso del mediterraneo, storicamente porta d’Oriente per gli scambi commerciali e non solo, con le sue distintive torri gialle e azzurre, gode di un’intensa attività giorno e notte.
Valencia cerca da anni di avvicinarsi al mare, dal quale tuttavia non è mai stata spiritualmente lontana, ed uno dei modi per conoscerla meglio è proprio constatare da vicino la sua estensione portuale, composta da installazioni e grandi spazi, se comparati all’estensione stessa della città.
Affinché il nuovo porto arrivasse sino al fiume Túria, Valencia ha dovuto rinunciare ad una delle sue spiagge, la Spiaggia di Nazaret,cambiando così la sua geografia.
- Las Atarazanas
- Veles e Vents
- La Spiaggia di Valencia
- La Casa di Blasco Ibáñez
Las Atarazanas
Installazioni gotiche del Re d’Aragón, utilizzate per costruire ed armare le gigantesche galere della flotta spagnola, Las Atarazanas, al tempo della loro edificazione, si trovavano ai confini con il mare. Se si osserva la loro posizione attuale, invece, si nota che sono sensibilmente lontane da quest’ultimo, sintomo del profondo cambiamento apportato alla geografia del territorio.
Le cinque grandi navi galeras di architettura gotica, ancora intatte grazie ad un imponente intervento di restaurazione, all’interno delle Atarazanas sono oggi utilizzate come sede di esposizioni ed eventi culturali.
Nelle immediate vicinanze, la parrocchia di Santa Maria del Mar conserva ancora le targhe cittadine risalenti al tempo in cui questo piccolo borgo marinaro, attualmente parte dell’area urbana di Valencia, fu un municipio indipendente.
Potremo inoltre apprezzare il risultato della conversione dell’antica darsena in porto sportivo La Marina Real Juan Carlos I, operazione realizzata nel biennio 2004 – 2006. Separata quindi dal traffico del porto commerciale, tramite la creazione di un canale alternativo che la collega direttamente al mare, l’antica darsena è diventata scenario della 32^ edizione dell’ America’s Cup 2007,competizione velistica mondiale.
Veles e Vents
L’Edificio del Reloj, il modernismo stilistico e se non bastasse l’esistenza stessa dell’antica stazione marittima, ci parlano della storica esigenza di Valencia di comunicare e commerciare. Tutto ciò si è tramutato nell’opera architettonica dell’edificio Veles e Vents di Chipperfield e Vázquez, costruito in occasione dell’Americas Cup 2007, oggi riconvertito a nuovo utilizzo.
Dall’edificio Veles e Vents possiamo osservare il porticciolo riservato alle piccole imbarcazioni, fino a spingere lo sguardo verso il mare aperto dove, ristoranti e locali, rendono la zona una delle più frequentatenei mesi estivi.
Una volta all’anno inoltre, dal 2008, questo scenario ospita il Gran Premio di Formula 1, allorché vengono installati delle enrmi tribune in grado di ospitare fino a 75.000 spettatori.
La spiaggia di Valencia
Due enormi aste con le bandiere della Comunitat Valenciana e della Spagna ci introducono allo scenario marittimo, al nord del porto: il barrío marinero del Cabanyal e la spiaggia della Malvarosa.
I caratteristici merenderos, trattorie in legno tutt’intorno all’attuale paseo marittimo, anch’esso grande conquista della Valencia rinnovata con i suoi numerosi bar, terrazze e ristoranti; si sono trasformate in strutture in muratura intorno al XX secolo ed hanno acquisito risonanza grazie all’evento America’s Cup. I classici merenderos di una volta, come La Marcelina, La Pepica, El Estimat o La Rosa, sono acora meta di coloro che voglionocomunque continuare a gustare dei prelibati piatti di pesce.
Quello che si estende tutt’attorno alla spiaggia è invece il quartiere popolare, il Cabanyal, con un’architettura e dei colori molto latini e peculiari.
Da queste parti è inoltre possibile visitare il singolare Museo del Riso.
La Casa di Blasco Ibañez
L’estensione della spiaggia e dell’intorno marittimo si può apprezzare ancor più quando ci si reca alla casa dello scrittore Blasco Ibañez, la quale, all’epoca della sua costruzione, era molto più vicina al mare di quanto non lo sia ora. Qui lo scrittore passava intere estati a comporre i suoi romanzi, intrattenersi con i suoi amici di partito, condividendo aneddoti di libertà repubblicani.
Il comune di Valencia, proprietario della residenza dello scrittore, ha utilizzato questo spazio per iniziative di tipo culturale oltre che turistico, organizzando visite ed eventi presso i luoghi dello scrittore come il suo studio e la terrazza dove Blasco Ibañez era solito comporre.
Curiosità: Nel XIX secolo Félix Robillard, un imprenditore di profumi francese, valenciano di origine, acquistò parecchio suolo dalle parti della spiaggia impiantando piante aromatiche quali lavanda, rosmarino, basilico e malvarosa. Da quest’ultima, per via del suo intenso profumo, la spiaggia prende il nome.
Ecco alcune informazioni di carattere pratico che vi permetteranno di organizzare al meglio la vostra visita:
Casa Museo Blasco Ibáñez
Telefono: +34 963 525 478
Orari: Aperto dal Martedì al Sabato dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle 18
La Domenica dalle 10 alle 15
Chiuso il Lunedì e i giorni 1 Gennaio, Venerdì Santo, 1 Maggio e il 25 Dicembre e i pomeriggi 24/12 e 31/12
Costo entrata: Entrata individuale 2 Euro. Domenica e festivi entrata gratis.
Curiosità: nel XIX secolo Robillard, un imprenditore di profumi francese, valenciano di origine, acquistò parecchio suolo dalle parti della spiaggia impiantando piante aromatiche quali lavanda, rosmarino, basilico e malvarosa. Da quest’ultima, per via del suo intenso profumo, la spiaggia prende il nome.